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lunedì 8 agosto 2016

Il mio mondo a sei anni


Il viaggio

La prima volta che ho sentito parlare del viaggio ero alle elementari. La mia maestra ogni volta che iniziava l’anno scolastico mi ricordo che ci raccontava che era stata a fare un viaggio. Ci metteva tutti di fronte alla cartina geografica attaccata al muro della nostra classe (me la ricordo tanto grande fondo azzurro e tante scritte) e iniziava il racconto. Devo dire che ripensandoci aveva l’abitudine di fare veramente viaggi straordinari per quegli anni, considerate che le elementari le ho fatte negli anni ’80 e mi ricordo in particolare il racconto di un viaggio a “New York City”, lei ci fece vedere come da Roma aveva volato fino a New York e poi cosa aveva visto e le emozioni che aveva provato. Io rimasi senza parole, in realtà neanche mi resi conto in quel momento bene di che cosa si trattasse, il mio viaggio più lungo era stato quello per andare a trovare la mia nonna in campagna, cosa ne poteva sapere una bimba di sei anni.. Devo ammettere che quella è stata sicuramente una lezione molto utile alla mia personalità. Poi spesso si dimentica, passano gli anni, si cresce e molte ambizioni vengono abbandonate dentro un cassetto. Non ci sono i soldi, non c’è il tempo, non c’è la compagnia adatta... In realtà manca solo una cosa: il coraggio.


Il mio mondo a sei anni

Partire infatti, significa cambiare, affrontare, rinnovare se stessi. Partire è ogni volta una sfida un’avventura e alle volte ci si può sentire un po' preoccupati di non essere all’altezza, ma poi quando si fa ritorno ci si accorge sempre di più di quanto questa esperienza ci abbia reso più forti, migliori e rinnovati.